Il Kilim può essere considerato uno dei manufatti più antichi tessuti dall'uomo al fine di ricoprire la terra.
L'archeologo britannico M. A. Stein ha infatti rinvenuto il frammento del Kilim più antico mai scoperto ad oggi nella zona del Turkestan, risalente addirittura ad un periodo compreso tra il IV e il V secolo d.c.Il tessuto ritrovato si può paragonare a quelli odierni, sia per i colori che per la tecnica di tessitura. Quest'ultima è diffusa in ogni angolo del mondo.
Il vocabolo “kilim” deriva dal termine persiano “Ghelim” che significa “distendere”.
Il tappeto si presenta sottile senza vello, mentre nei tappeti con i nodi a copertura di trama e ordito, viene a formarsi il vello.
Nel Kilim, l'intrecciarsi di trama e ordito da origine al disegno, così come lo si vede; quando nella trama si raggiunge l'estremità di un colore, il filo viene riavvolto proprio dal punto di confine. Se il limite di un campo è una linea retta verticale si forma una fessura tra due aree di colori differenti. Gli orditi (solitamente nascosti) vengono tessuti in lana o in cotone, mentre la trama (il disegno del Kilim) è in lana.Praticamente il disegno che si vede di Kilim non e altro che la trama.La trama trasporta il disegno.
Le raffigurazioni maggiormente riprodotte in questi splendidi kilim sono i motivi geometrici, salvo alcune eccezioni quali i prodotti provenienti dalla zona di Garabagh.
I kilim esibiscono una vasta gamma di colori vivaci e brillanti.